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Bonus Mobili: gli ultimi aggiornamenti

08 / 04 / 2021 Bonus mobili 2021 Giulia Ferrari

Bonus Mobili: gli ultimi aggiornamenti

Il principale cambiamento per il Bonus mobili 2021 è la variazione del limite di spesa. Da 10.000 passa a 16.000, in relazione ai lavori di ristrutturazione avviati dal 1 gennaio del 2020.

I requisiti, le spese e le condizioni ammesse restano sempre le stesse invece, soprattutto per quanto riguarda il requisito chiave, che vede legittimato a richiedere il bonus chi effettua lavori di ristrutturazione edilizia ammessi al relativo sconto fiscale.

Il Bonus mobili 2021 si inserisce in un piano di incentivi introdotti per le ristrutturazioni di unità abitative che si completano con l’acquisto di nuovi arredi ed elettrodomestici.

Innanzitutto è bene chiarire che il bonus consiste nella detrazione IRPEF del 50% che viene accordata ai contribuenti per ristorarsi dalle spese sostenute per acquistare mobili ed elettrodomestici ad arredo di immobili sottoposti ai lavori di ristrutturazione edilizia.

E questo è un aspetto essenziale per capire la funzione dell’agevolazione. Il bonus mobili, infatti, è a corredo del bonus ristrutturazione.

Tant’è vero che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere necessariamente precedente quella dell’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici oggetto della detrazione.

È questo il punto: potranno richiedere la detrazione esclusivamente i contribuenti che cambiano arredi o elettrodomestici di immobili ristrutturati.

Il bonus mobili riguarderà la spesa sostenuta per sia per acquistare mobili nuovi, sia per l’acquisto di elettrodomestici di classe non inferiore alla A+.

Di seguito alcuni esempi:

  • mobili e arredi: ad esempio letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione;
  • elettrodomestici di di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni): ad esempio frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.


Quali lavori di ristrutturazione danno diritto al Bonus Mobili?

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni del condominio.


Chi sono i beneficiari del Bonus Mobili?

I beneficiari del bonus mobili sono tutte quelle persone fisiche che presentano dichiarazione dei redditi e pagano imposte allo Stato, purché abbiano eseguito un intervento di recupero del patrimonio edilizio di un’unità immobiliare. In particolare:

  • il proprietario o il nudo proprietario
  • il titolare di un diritto reale di godimento
  • chi occupa l’immobile a titolo di locazione o comodato
  • i soci di cooperative divise e indivise
  • i soci delle società semplici
  • gli imprenditori individuali, limitatamente agli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce

Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purchè sostenga le spese, le fatture e i bonifici siano a lui intestati e purché la condizione di convivente o comodatario sussista al momento dell’invio della comunicazione di inizio lavori.




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